Ci siamo svegliati alle 4 io e mia figlia. Alle 4.30 abbiamo lasciato Marettimo a motore. Non c’era luna, non si vedeva nulla. Assenza di vento. Ci siamo messi in rotta verso Pantelleria. Il plotter Geonav ha detto che saremmo arrivati a Pantelleria alle 15.30 (come poi è stato). Alle 5 comincia a intravedersi una prima luce a Est. Issiamo la randa anche se non c’è vento. Mia figlia torna a dormire. Abbiamo una leggera brezza da poppa. C’è caldo, malgrado l’ora.
Si alza Eileen e viene a leggere in pozzetto.
Alle 7 avvistiamo due delfini: grandi, scuri, che nuotano molto vicini ma non vengono a vedere la barca come fanno di solito quelli color argento. In giro ci sono almeno 6 pescherecci al lavoro.
Alle 8 avvistiamo altri 2 delfini. La brezza da Nord è cessata, c’è onda bassa da SW. Siamo molto veloci per le nostre abitudini (6.7 nodi). Il Geonav ci dà in arrivo per le 15.
Ascolto il Meteo delle 6 UTC dell’AM: Stretto di Sicilia, SW 3, in rotazione a NW, mare poco mosso. Riesco a issare il fiocco e tenerlo ventato anche con un po’ di motore. Manteniamo una media sopra i 6 nodi anche con un po’ di onda e di brezza a 45 gradi dalla nostra rotta. Arrivano spruzzi e debbo chiudere gli osteriggi. Alle 9 lanciamo un messaggio di ok da Spot. Procediamo con la stessa andatura per qualche ora. Si svegliano i bambini (10 e 13 anni). Mangiamo qualcosa. Alle 11 mi metto un po’ a dormire con il vento che effettivamente ruota verso W. Posso riaprire gli osteriggi. Alle 12 lanciamo un nuovo messaggio Spot che dice: “Qui Donna Rosa, tutto bene, siamo alla latitudine xxx e alla longitudine yyy. Se vuoi vederci clicca su google maps. Mio cognato li riceverà da Francoforte e potrà vedere dove siamo. Se avessimo voluto, Spot avrebbe mandato automaticamente un messaggio ogni 10 minuti, ma non mi pareva necessario.
Ci sono nuvole (come di un piccolo fronte caldo) all’orizzonte. Poco dopo il cielo si copre e per noi è una fortuna. I ragazzi giocano stando in coperta senza rischiare l’insolazione. Pranziamo con insalata di pomodori peperoni e tonno e molta frutta. Il vento è ruotato a NW e ci spinge verso Pantelleria. Si dondola molto (con qualche problema di tenuta del più piccolo), ma non ci si spruzza più. Si mettono tutti a leggere e dormicchiare. C’è un gran traffico di porta containers. Ci passa vicino una nave che trasporta pale per centrali eoliche, diretta a Trapani, sembrerebbe. Le pale viste da vicino sono gigantesche.
Il vento cala e la visibilità è mediocre.
Verso le 14 avvertiamo la vicinanza a una costa (paradossalmente) dal fatto che torna il segnale della rete dei cellulari, perché all’orizzonte non si vede niente. Pantelleria compare di fronte a noi già alta quando siamo a 5 miglia dal porto. Alle 15 togliamo le vele e ci prepariamo all’ormeggio.
Abbiamo un numero di telefono che ci ha dato il cantiere Miceli di Tp. Chiamiamo e un signore (gentilissimo) viene al porto vecchio a indicarci un ormeggio. Mia figlia cala l’ancora alle 15.30 (non c’è corpo morto) accanto a un catamarano tunisino. Ormeggiamo di poppa alla banchina pubblica.
C’è un tubo per l’acqua, per fortuna e niente altro. Non ci sono strutture private di accoglienza ci dice il signore.
Ci laviamo con gioia. Ci riposiamo.
Fittiamo una panda e andiamo a cena sul mare a Scario (alla Vela). Un posto veramente magnifico sia per i bagni che per cenare.
Mangiamo bene, alla pantesca (l’aggettivo da Pantelleria). Alle 10.30 siamo di nuovo in cuccetta.